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Cosa sono i Nodi Lunari?

Cosa sono dunque i Nodi Lunari?

Dal punto di vista astronomico, la spiegazione è molto semplice: si tratta dei due punti di intersezione che si formano tra l’orbita della Luna e l’eclittica del Sole (ovvero il percorso apparente che il Sole compie intorno alla Terra).

Fino qui nulla di strano, si tratta di punti astronomici, uno a Sud e uno a Nord rispetto alla Terra.

Dal punto di vista dell’astrologia karmica invece i Nodi Lunari sono due punti fondamentali per conoscere la storia dell’Anima, e letti nel contesto del tema natale permettono di comprenderne davvero a fondo il percorso.

Ad esempio: cosa ha segnato questa persona nel suo passato karmico? Quali difficoltà è venuta in questa vita a superare? Che talenti e capacità porta con sé come aiuti? E quali sono i blocchi o convinzioni limitanti che deve superare per vivere la sua vita con soddisfazione e pienezza, sentendo che tutto ha un senso profondo e appagante?

Il Nodo Lunare Sud

Il Nodo Lunare Sud è quello che nell’immagine compare a destra, aperto in alto per capirci, ed è quello che contiene di fatto la storia karmica della persona. Tutta? Impossibile. Solo quella che è importante in relazione a questa presente incarnazione. Ed è più che sufficiente, te lo assicuro!

Grazie all’analisi di questo simbolo nel Tema Natale possiamo ricostruire con una certa precisione le circostanze che ci hanno più segnato nelle nostre vite passate e che spessissimo trovano riscontro nelle memorie di chi esplora il proprio passato con altri strumenti come l’ipnosi regressiva, i sogni lucidi, ecc.

Fare una analisi dei Nodi Lunari è estremamente utile per avere un quadro più ampio delle tematiche su cui occorre lavorare e soprattutto del perché: cosa è accaduto che mi ha “bloccato” in una modalità di azione disfunzionale?

Perché mi innamoro sempre delle persone sbagliate?

Come mai mi sono scelta dei genitori freddi e distanti che non mi hanno fornito il nutrimento emotivo che avrei avuto bisogno?

Per quale ragione sono sempre in difficoltà economiche?

Perché mi sento sempre sotto attacco e reagisco anche quando non dovrei?

Queste sono solo alcune delle miriadi di domande a cui una corretta analisi del Nodo Sud può rispondere.

Tuttavia per scoprire come risolvere quelle tematiche, come sanare quelle ferite e andare nella direzione evolutiva più giusta per te, occorre esaminare il Nodo Lunare Nord, ovvero l’altro simbolo che trovi nell’immagine: quello con l’apertura sotto.

Il Nodo Lunare Nord

Il Nodo Nord ti spinge ad esplorare quelle possibilità mai considerate che attraggono ma al contempo spaventano perché sembrano impossibili, irraggiungibili, inconfessabili addirittura. Eppure è proprio lì che la tua Anima desidera andare, ed è lì che con la lettura astrologica e con gli altri strumenti a mia disposizione posso aiutarti ad arrivare.

Il Nodo Nord, tra i due Nodi lunari, rappresenta ciò che ti affascina, l’ignoto che spaventa perché inesplorato,

Le tue più grandi potenzialità ancora sconosciute

Immagina di essere una bambina e che qualcuno ti dica che ha un pessimo carattere, che resterai sempre sola e che spera che tu non decida mai di insegnare, perché non sai spiegare e non hai pazienza.

Pensa di crescere interiorizzando quelle “certezze” che ti sono state insegnate su te stessa, che ti risuonano perché vanno a confermare qualcosa di antico e profondo, inconscio ma legato a memorie di vite passate, vite in cui quelle cose già ti erano state dette, o addirittura si erano verificate con accadimenti precisi, lasciando segni indelebili.

Ora immagina di innamorarti e di iniziare a passare da una relazione all’altra sentendoti sempre sola, senza mai davvero legarti a qualcuno, consapevole che il tuo “brutto carattere” prima o poi allontanerà anche il più paziente degli uomini.

E quando dovrai decidere che cosa studiare, che lavoro fare? Pensa se escludessi a priori l’insegnamento perché tanto “non sai spiegare e non hai pazienza”… Non importa che ci siano un sacco di argomenti che ti appassionano, ti infiammano, e che tu sia in realtà un’ottima insegnante.

Non importa perché non ci credi, e quindi non ci proverai neppure.

O forse sì, da adulta, dopo aver capito tutto ciò che ti sei preclusa dando ascolto alle tue convinzioni limitanti, decidendo di metterti alla prova e di far entrare il dubbio nella tua vita.

Forse posso essere amata anche io.

Magari dopotutto posso essere una buona insegnante.

E poi se un argomento mi appassiona davvero posso essere brava a spiegarlo…

Questo è il Nodo Nord.

Andiamo?

Chiara

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Eclissi di Sole: c’è davvero da preoccuparsi?

In questi giorni si parla molto della “temutissima” eclissi di Sole dell’8 aprile che si verificherà nel giro di poche ore: c’è chi si chiuderà in casa, chi si prepara al peggio ecc.

Vorrei subito dire che l’eclissi non è un fenomeno così raro dal punto di vista astronomico: si verifica ogni qualvolta la Luna Nuova si forma in prossimità dei Nodi Lunari, che altro non sono che i punti di intersezione tra l’eclittica solare e l’orbita lunare. In questo modo quindi si forma un allineamento tra Terra, Sole e Luna che porta la Luna ad oscurare, per qualche minuto, il Sole.

Questa eclissi si verificherà a 19° dell’Ariete e vedrà allineato al grado anche Chirone.

Il Nodo lunare Nord si trova a 15° e Mercurio retrogrado a 24°. Tutti piuttosto vicini dunque.

Specifico questi particolari perché è importante non generalizzare: non tutti saranno interessati in maniera rilevante da questo transito, ma solo le persone che nel proprio Tema Natale hanno una “zona sensibile” tra i 15 e i 25 gradi dei Segni interessati, in particolare ovviamente Ariete, Bilancia, Cancro e Capricorno.

Si tratta di un evento molto interessante dal punto di vista karmico proprio per il coinvolgimento del Nodo lunare e, in questo caso specifico, anche di Chirone: la ferita karmica per eccellenza.

Obiettivo evolutivo del nodo nord in Ariete

Chi nasce con il Nodo Nord in Ariete è venuto ad imparare ad affermare sé stesso al di là dei condizionamenti, della paura di ferire, della paura del giudizio degli altri, ecc., poiché porta con sé un karma di eccessiva accondiscendenza e accettazione anche di cose che non andrebbero più accettate.

Uscire dalla zona di comfort in questo caso significa dire quei “No” che teniamo dentro da troppo tempo, forse vite intere, ed essere più agguerriti nel difendere i nostri confini.

Il fatto che questa eclissi coinvolga anche Chirone porta l’accento sulle opportunità di guarigione di questo particolare momento, su quanto possa essere salvifico e liberatorio pronunciare finalmente quel fatidico “NO” da troppo tempo taciuto.

Di fatto un’eclissi solare si verifica quando la Luna si interpone tra la Terra e il Sole: pensa alla simbologia di questo evento.

La parte emotiva per qualche momento è libera di esprimersi

di mostrarsi al mondo, sovrastando addirittura l’ego, il Sole, il centro della personalità.

Ecco da dove deriva la tremenda fama dell’eclissi, ragione per cui gli antichi lo vedevano come presagio di disgrazie.

Certo, essendo in Ariete può venire da pensare ad un raptus, a qualche minuto di blackout mentale in cui si prendono decisioni o si dicono o fanno cose di cui poi ci si potrebbe pentire, ma questo ovviamente dipende sempre dal controllo del singolo e dal libero arbitrio di ciascuno.

E’ sempre bene ribadire che gli Astri non ci obbligano a fare nulla, donano però delle opportunità per correggere la rotta e allinearci con il nostro percorso evolutivo. Utilizziamo quindi questa eclissi così potente per portare guarigione a quelle parti di noi che ne hanno bisogno, sacrificate da secoli di scarsa attenzione a noi stessi e alle nostre necessità.

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Saturno e le relazioni amorose

Data la fama di Saturno, capisco che venga abbastanza difficile associare i suoi transiti alla nascita o alla ufficializzazione di storie sentimentali.

Anzi, normalmente davanti all’arrivo di un Saturno, soprattutto se dissonante, si pensa subito a momenti difficili e, chi già vive una relazione, inizia a pensare al peggio, mentre chi è solo certo non pensa che Saturno porterà nuovi incontri.

Io per prima ammetto di essere stata molto scettica e spesso di aver predetto periodi di solitudine prolungati a chi mi chiedeva notizie della propria vita sentimentale sotto un transito di Saturno.

La smentita di Saturno

Negli anni però mi sono trovata ad essere smentita dai fatti: diverse volte ho constatato come il transito di Saturno, soprattutto in congiunzione a punti importanti del Tema, come l’Ascendente o la Luna, o addirittura di passaggio in settima Casa, abbia portato nuove relazioni, solide, stabili, esclusive e importanti, tutte qualità in effetti ascrivibili al Pianeta ad anelli.

Sia chiaro, siamo sempre davanti al “Signore del Karma”, il cui significato è associato al duro lavoro, alla solitudine, alle prove della vita che dobbiamo affrontare senza appoggi, a tutto ciò che ci fa crescere e maturare e spesso anche alla perdita. Per tutte queste ragioni viene molto più semplice e spontaneo associare i suoi passaggi alla fine di una storia d’amore, piuttosto che al suo inizio.

Eppure Saturno è un grande Maestro, e porta a ciascuno esattamente ciò di cui ha bisogno per crescere, e questo, a volte, può anche significare un nuovo partner! Magari un partner saturnino, più anziano, serio, con energie o valori Capricorno.

E’ chiaro che molto dipende anche dall’età, dalla situazione del momento della persona, e sicuramente anche dalla posizione di Saturno di nascita: in particolare la Casa astrologica in cui si trova identifica l’area della vita in cui accadranno più eventi saturnini, e quindi quella in cui siamo chiamati a crescere, a mettere in pratica le qualità che Saturno chiede di sviluppare.

Il karma relazionale

Pazienza, resilienza, autonomia, fiducia in noi stessi sono le doti che Saturno si aspetta di trovare in noi. A ben pensarci sono anche le qualità del Capricorno, che è un segno spesso accusato di essere freddo e lontano dalla passione. In realtà il Capricorno è riservato sulle proprie emozioni, ma non significa che non ne provi, anzi!

Saturno radix in una Casa relazionale ci chiede di confrontarci con l’altro per crescere e ci avvisa che probabilmente in quel settore della vita abbiamo anche il nostro carico karmico da sciogliere, così come Saturno in aspetto di tensione o di congiunzione con Venere o Luna: parte del percorso evolutivo consiste nello sciogliere i nodi karmici legati alle relazioni, che si tratti di ferite da abbandono, tradimento o rifiuto.

Ci segnala che portiamo qualcosa nelle nostre relazioni che potrebbe bloccarne un felice sviluppo, forse perché abbiamo sofferto molto in passato e ora temiamo che fidarci di qualcuno potrebbe portare solo nuovo dolore, o forse prendiamo i rapporti così seriamente da risultare soffocanti per il partner e per noi stessi. La lettura personale del Tema Natale dirà di più in proposito.

Saturno e la guarigione

Saturno tuttavia porta con sé anche il completo potenziale di guarigione e la possibilità, con serio lavoro su di sé e la necessaria dedizione, di sbloccare e volgere al meglio la sua energia, verso una relazione solida, ufficiale, esclusiva, in cui ci si sostiene e incoraggia a vicenda e si cresce insieme.

Ecco perché Saturno può portare una nuova relazione, soprattutto a chi è solo da tempo, ha imparato a stare bene e a bastare a sé stesso, e la cui esperienza di vita e di evoluzione comunque richiede di confrontarsi all’interno di un rapporto di coppia. La domanda è sempre: “Cosa devo imparare? E come posso impararlo grazie a questo transito?”.

Chiara

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Come l’ipnosi mi ha aiutato a superare la ferita dell’abbandono

Oggi desidero raccontarti come l’ipnosi mi ha aiutato a superare la ferita dell’abbandono che mi portavo dietro da diversi cicli di vita.

Ipnosi regressiva e ferita dell’abbandono

Ormai sono passati due anni e mezzo dalla mia prima ipnosi regressiva, quando vidi una vita passata segnata dal trauma dell’abbandono.

Da allora, durante il mio percorso di formazione per diventare ipnotista, ne ho fatte diverse altre, tutte accomunate più o meno dallo stesso tema: l’abbandono, in una forma o nell’altra, si ripresentava sempre.

La cosa particolare è stata che la regressione più intensa, dal punto di vista emotivo, è stata una delle ultime, nella quale rivivevo un lutto improvviso poiché l’amore della mia vita moriva improvvisamente pochi giorni dopo il nostro matrimonio.

Tutte queste sessioni mi hanno aiutato a mettere a fuoco il problema e sono state parte integrante del percorso, ma la vera svolta nella guarigione è stata in un momento successivo, quando davvero ho guardato in faccia il problema.

Ho letto e studiato da varie fonti e su diversi testi che gli abbandoni che viviamo nel corso di questa e altre vite non sono altro che echi di una ferita abbandonica originaria, e l’anima continua a rivivere questa dolorosa esperienza per trovare la guarigione.

La ferita originaria

La ferita originaria è dovuta al fatto che, a seguito di un forte dolore, ad un certo punto ci siamo dissociati e abbiamo rinunciato ad una parte di noi stessi, di fatto abbandonando una parte di noi. Il vero abbandono quindi, o meglio il primo, quello che di fatto ha dato origine alla ferita, è stato autoinflitto!

Continueremo quindi a rivivere esperienze abbandoniche fino a quando non andremo a recuperare e reintegrare quella parte perduta e abbandonata di noi stessi.

La mia storia

La mia esperienza è stata estremamente intensa e vivida: ho visto due me bambine, una in un bellissimo giardino, l’altra in fondo ad un pozzo che si apriva nello stesso giardino. La prima sapeva della presenza dell’altra nel pozzo, aveva provato a chiamarla, a farla uscire, ma l’altra non rispondeva, non era consapevole.

Completamente bloccata e richiusa in sé stessa, non aveva idea di cosa ci fosse fuori, neppure che ci fosse un “fuori”. Ad un certo punto la prima si è arrabbiata, urlava, cercava di farsi sentire dall’altra almeno per farsi guardare, ma nulla.

Poi ha anche cercato di ignorarla, e di andare avanti a vivere la sua vita, ma non riusciva mai ad allontanarsi realmente dal pozzo. Neppure lei era libera, perché quella parte di sé stessa bloccata non le permetteva di vivere serenamente.

Alla fine ha deciso: si è calata nel pozzo, si è seduta accanto all’altra nel fango e in silenzio l’ha abbracciata.

La guarigione

La rabbia ha lasciato il posto alla compassione, all’Amore. Finalmente si sono guardate negli occhi, e la parte abbandonata è stata nuovamente accolta. Insieme sono risalite nel giardino, alla luce del Sole, tenendosi per mano.

Quello è stato il momento che ancora porto nel cuore, e che ha finalmente guarito la mia ferita. La sensazione di completezza al posto del vuoto che portavo dentro di me da così tanto tempo.

Ecco cos’ha fatto per me l’ipnosi, ed ecco perché credo che sia così importante come strumento di guarigione spirituale.

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9 passi per superare la paura del giudizio degli altri

E’ incredibile come la paura del giudizio degli altri si riverberi in ogni settore della vita quotidiana, anche il più insignificante.

Da qualche tempo sono entrata in un gruppo facebook dedicato alle mamme della mia città e ho notato una cosa che in prima battuta mi ha stupito: una altissima percentuale dei post in cui si confidano o chiedono consiglio sulla gestione di alcune situazioni relative alla famiglia o al lavoro, vengono scritti in forma anonima con una tra queste giustificazioni “conosco alcune persone qui nel gruppo e non voglio far sapere che…” oppure “mi vergogno”.

Posto che sono tutte liberissime di chiedere consigli in anonimo, questo mi ha fatto riflettere sulla vera ragione di questo anonimato così frequentemente usato, e cioè a ben guardare, la paura del giudizio degli altri.

Pensaci: se non avessero paura del giudizio delle altre, soprattutto delle possibili conoscenti, perché mai userebbero la funzione anonima? Privacy? Su facebook?

Prendere coscienza del problema

E questo mi porta al primo punto, forse il più difficile da affrontare per superare questa paura: occorre riconoscerla e diventarne consapevoli. Quante di queste donne, quandanche potessi fare loro una domanda diretta, ammetterebbero di temere il giudizio degli altri?

E tu?

Cosa ti sta fermando nella tua vita? Di cosa hai davvero paura?

Se non sei consapevole del problema, come sempre, non lo puoi risolvere. Se sei confinata nella paura del giudizio degli altri, vivrai la tua vita per compiacere gli altri.

La paura del giudizio degli altri in Astrologia

Astrologicamente, nel tema natale possiamo trovare alcuni segnali di questa paura particolarmente forte o radicata: ad esempio una forte presenza di pianeti nell’emisfero destro, quello del discendente (per capirci, nelle case dalla 4° alla 9° comprese), forti valori Leone o sull’asse Leone-Acquario, Bilancia, Cancro- Capricorno, Toro… Sono tutti segni che, per diverse ragioni, potrebbero trovare delle difficoltà nella gestione di questa paura, in particolare se ci troviamo il Nodo Sud, oppure la Luna.

Come affrontarla

Vediamo quindi come affrontarla:

  1. Mettila in prospettiva. Secondo i principi della psicologia evoluzionista, le nostre paure sono state elaborate nel corso dei millenni per garantirci la sopravvivenza. Nel paleolitico chi viveva in gruppo aveva una probabilità di sopravvivenza molto più elevata rispetto ai solitari. Chi era mal giudicato rischiava l’esclusione dal gruppo, cosa che si traduceva spesso in morte precoce. Andare contro le convenzioni sociali, o entrare in conflitto con i leader, poteva quindi essere molto pericoloso. Questo terrore di essere diversi, apparire diversi, di non essere accettati è rimasto marchiato nel nostro DNA. Oggi, fortunatamente, se una persona ha un’opinione diversa dalla tua, o addirittura è in contrasto aperto con te, questo non avrà conseguenze letali. Non morirai. È una paura ancestrale, profonda, e se non è tenuta sotto controllo può bloccarti nella tua realizzazione personale. Non puoi eliminarla del tutto, ma puoi gestirla e fare in mondo che non ti ostacoli.
  2. Smetti di giudicare negativamente gli altri, di criticare. Il mondo esterno è sempre in armonia con il nostro mondo interiore: le persone che più temono il giudizio degli altri sono anche quelle che hanno più critiche e giudizi verso gli altri. Il loro mondo interiore è esattamente quello che vedono fuori: credono che tutti siano come loro. Quello che percepisci non è che un riflesso di quello che sei, ma quello che sei è sotto il tuo controllo. Puoi scegliere da oggi di non giudicare, di non criticare, di esprimere solo cose positive sulle persone. Ognuno vede ciò che è.
  3. Smetti di giudicare te stessa e di autosvalutarti: non etichettarti mai. Gli altri avvertono le tue etichette, e se trovano dei punti deboli si sentono autorizzati ad entrare nel merito. Quello che tu vedi di brutto dentro di te è ciò che le persone attaccheranno.
  4. Sviluppa un’opinione solida e positiva su te stessa. Se non hai un’opinione solida su te stessa finirai per credere a quello che pensano gli altri di te. Se ti conosci, se conosci bene i tuoi difetti, le tue ferite, ma anche i tuoi pregi, i tuoi valori e i tuoi talenti, hai una tua opinione e non te ne importa nulla di quello che dice la tua vicina di casa. La critica fa male, farà sempre male… Ma bisogna rendersi indipendenti.
  5. Fai crescere una motivazione, un sogno, una visione più grande della paura di quello che pensano gli altri. Il tuo successo personale, vivere la vita che veramente vuoi vivere, essere di esempio per i tuoi figli… Alimentare quel sogno e proteggerlo anche dai pensieri sabotanti come “sono troppo vecchia”, “ormai è così”, “cambiare non si può”, ecc. Trova il tuo motivo.
  6. Non cercare di piacere a tutti. Devi piacere molto solo a te stessa. Nel tempo tutti noi creiamo un’immagine di noi stessi che non è quello che realmente siamo, ma è quello che vogliamo mostrare alla società. Modelliamo una immagine interiore che ci rende accettati dal branco di appartenenza: mamma perfetta, moglie amorevole, avvocato, architetto… Ma la verità qual è? Chi sei tu? Cosa vorresti fare davvero?
  7. Lavora ogni giorno per migliorare la tua opinione di te stessa e la fiducia in te stessa. Più grande diventi, più credi in te stessa, più sei forte rispetto a quello che pensano gli altri. Prendi subito il controllo del tuo dialogo interiore, di quello che dici a te stessa in ogni momento. Quel dialogo, se è negativo può essere devastante, ma se è positivo può trasformare la tua vita. Fai diventare buone quelle frasi che ripeti a te stessa ogni giorno: “io credo in me stessa, sono una persona di valore, sono amata, merito tutto quello che di bello mi accade”. Le persone ti vorranno bene, perché tu inizierai ad amare te stessa.
  8. Trova il tuo gruppo. L’uomo è un animale sociale. Quasi tutti abbiamo bisogno di appartenere ad un gruppo di riferimento, ma dobbiamo essere bravi a sceglierne uno che sia davvero valido, positivo, incoraggiante, che sia fiero di quello che facciamo, che ci sostenga. Non avere paura di lasciare un gruppo sabotante e negativo.
  9. Mettiti alla prova. Attacca il confine della tua zona di comfort. Ti fa paura esporti in un certo ambiente? Ti fa paura condividere qualcosa di te? Prova! Scoprirai che quella paura è come un muro alto, ma è estremamente sottile, crollerà con un piccolo gesto… Le gabbie spesso sono autocostruite.

Faccio l’astrologa dopo aver lasciato un lavoro tradizionale che mi rendeva infelice, ho due bambini da due papà diversi. Ho dovuto scegliere se farmi condizionare dalla paura del giudizio degli altri, oppure se vivere la mia vita.

E’ abbastanza chiaro cosa ho scelto? (Sì, è stata una scelta).

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Urano e lo sblocco del potenziale

Si parla tanto ultimamente, all’interno dei percorsi di crescita personale, di “sblocco del potenziale” e questa è una cosa bellissima, perché molte persone purtroppo sono davvero bloccate nella propria espressione di sé e dei propri talenti.

Sapere di essere bloccati è il primo passo per liberarsi

Alcuni sono consapevoli di essere bloccati perché sentono che potrebbero fare o avere molto di più, ma per qualche ragione non riescono; altri non ne sono neppure consapevoli, poiché vedono le sbarre della prigione dorata che li circonda come protettive anziché limitanti.

Se sei qui a leggere questo articolo, probabilmente appartieni alla prima categoria.

Forse hai molte idee e progetti, ma ti manca il coraggio di attuarli, o forse quel coraggio l’hai trovato, ma hai dovuto scontrarti con molte difficoltà esterne che ti hanno scoraggiato.

I blocchi e l’Astrologia Karmica

I blocchi possono essere i più svariati, ma principalmente si manifestano in problematiche economiche o emotive, e spesso hanno origine in traumi legati a vite passate che vengono per così dire “risvegliati” da persone o situazioni che incontriamo nella nostra vita attuale.

Come si collega tutto questo all’astrologia karmica?

I blocchi vengono collegati simbolicamente a Saturno mentre Urano è il “liberatore”. Sono i due rappresentanti di un conflitto archetipico che tutti noi portiamo al nostro interno: Urano cerca sempre di liberarsi dai confini e dalle limitazioni di Saturno.

Quando iniziamo a pensare per noi stessi, individualismo uraniano, ecco che sorge il nostro potenziale di uscire dagli schemi. Quando iniziamo a pensare con la nostra testa, ecco che diventiamo consapevoli di noi stessi, e ci avviamo verso la libertà.

Tuttavia, in termini di Trauma, ripercorrendo con la mente ciò che la storia ci ha tramandato, l’umanità ha dovuto fronteggiare ogni genere di difficoltà, violenze, regimi repressivi, guerre, carestie, malvagità… E tutto questo non è separabile dalla nostra esperienza personale, anzi, è strettamente connesso a noi, vuoi in termini di inconscio collettivo, vuoi grazie al concetto di reincarnazione che, se è accettato, comporta che sicuramente nelle nostre vite precedenti avremo vissuto uno o più di questi tragici drammi.

Il passato vive in te e ti blocca in modi che nemmeno riesci a cogliere

Quando inizi ad abbracciare il tuo pieno potenziale, il tuo Urano, allora inizi a ribellarti e rigettare forme comportamentali o istituzioni ormai superate (Saturno), tuttavia esse possono ancora respingerti o punirti per la nuova direzione che hai preso.

Questa resistenza può manifestarsi attraverso persone che ti prendono in giro o che ti criticano per i tuoi nuovi interessi, o addirittura in modi più estremi attraverso più severe restrizioni o condanne.

Mentre Urano ti spinge verso il nuovo, Saturno ti impone di preservare il vecchio e se non riesci a trovare un equilibrio tra queste due parti di te la lotta tra lo spirito di individuazione e il bisogno di approvazione può diventare una fonte, in questa vita, di nuovi traumi e ferite.

Tutti noi abbiamo bisogno di incontrare noi stessi, come individui, e nello stesso tempo abbiamo bisogno di trovare il nostro spazio all’interno, e non all’esterno, di un contesto sociale: l’analisi di Urano e Saturno nel tema natale personale può darti indicazioni su come vivi queste dinamiche e che traumi porti con te da risolvere in questa vita.

Chiara

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L’Astrologa che vorrei – Come ho scoperto l’Astrologia

Spesso racconto di come sono arrivata allo studio dell’Ipnosi, raramente di come invece ho approcciato l’Astrologia ormai più di 10 anni fa.

No, non sono una di quelle astrologhe che ha iniziato ad osservare le stelle e a fantasticare sul loro significato fin da piccola… Sarà anche che il cielo di Milano di stelle non riesce a mostrarne poi molte, purtroppo, ma all’astrologia sono arrivata piuttosto tardi, poco oltre i 30 anni.

L’Astrologo di famiglia

Fin da piccola però, questo devo dirlo, in famiglia c’è sempre stata una certa apertura allo studio di discipline legate alla divinazione, al mondo dei simboli e all’occulto: mia madre si occupa da sempre di Tarologia e c’era comunque l’abitudine di andare una volta all’anno a fare “il punto della situazione” dall’astrologo. Il nostro astrologo ai tempi era un signore sudamericano, che ad oggi non sono riuscita precisamente a ricostruire che tipo di astrologia facesse, ma sicuramente univa quella indiana a quella occidentale. Fu il primo dal quale sentii nominare la testa e la coda del drago (aka i Nodi Lunari).

Nonostante questo, però, l’Astrologia mi sembrava un universo complicatissimo e distante anni luce da me.

Passano gli anni, viene a mancare il nostro astrologo di fiducia e mia madre incontra per puro caso ad una conferenza l’autore di un libro sui Tarocchi che aveva studiato anni prima: lui era a Milano per tenere alcuni seminari astrologici aperti anche a chi non avesse esperienza nel settore e così andammo insieme.

Paure e credenze limitanti mi hanno tenuta per anni lontana dallo studio dell’Astrologia

Un seminario sulla testa e la coda del Drago. Di nuovo loro. I nodi lunari, le basi dell’Astrologia Karmica, di cui io ancora ignoravo completamente l’esistenza. Per me l’Astrologia era Astrologia, punto.

Fu lì che, pur non sapendo veramente nulla di case, pianeti o aspetti, mi resi conto che forse avrei potuto imparare.

Ho iniziato a studiare astrologia abbastanza tardi perché pensavo fosse difficilissimo: avevo una credenza limitante enorme, che mi ha fatto rimandare di diversi anni l’inizio del mio percorso. Non ero pronta, perché non credevo neppure di poter imparare.

Eppure di cose difficili nella mia vita ne ho imparate parecchie… La laurea in giurisprudenza non è stata esattamente una passeggiata di salute. Però chissà perché mi ero convinta di non potere. Forse mi sembrava tutto eccessivamente tecnico, mi immaginavo temi natali da erigere a mano, con calcoli complicatissimi e libroni polverosi, e stavo ferma lì, nelle mie paure.

Il cambiamento

Ma ad un certo punto qualcosa è scattato: stavo per diventare madre, Saturno transitava sulla mia Luna, Giove sul Sole e Nettuno e Chirone sull’Ascendente, e decisi di provare. La curiosità ha avuto la meglio sul timore, non lo so, o forse è stato solo un pizzico di coraggio al momento giusto, con Marte trigono al mio Sole. Ho contattato l’astrologo del seminario e gli ho chiesto di insegnarmi.

A quel punto si è veramente aperto un mondo davanti a me e per ogni cosa che imparavo altre dieci ne volevo sapere. Ho iniziato a conoscermi più profondamente, a capire meglio chi sono e cosa faccio qui, e nel tempo sono riuscita anche ad allinearmi alla mia missione di vita e a comprendere meglio anche chi ho accanto. Ho iniziato a osservare i transiti e a verificarli nella mia vita, dal passato al presente.

È pur vero che leggere il proprio tema natale è forse il punto di partenza di chiunque si approcci allo studio dell’Astrologia, ma è anche il punto di arrivo più difficile: non si è mai abbastanza obiettivi quando si tratta di noi! Non è nemmeno solo una questione di obiettività, è proprio che alcune cose per essere viste e ammesse richiedono un certo livello di consapevolezza, e fino a quando non si raggiunge quel livello non importa quanto palesi siano o quanto le abbiamo sotto il naso: non le vediamo, punto.

E a volte la consapevolezza si raggiunge solo a seguito di grandi dolori, e quando poi riprendi in mano il tuo tema natale ti accorgi che forse in effetti Saturno messo lì è proprio un blocco, e Nettuno in effetti ti offusca… E Chirone, beh, ma proprio lì doveva stare?!

L’Astrologa che vorrei

Nel cercare risposte per me però mi sono accorta che, lungo il percorso, potevo aiutare anche altre persone a trovare le proprie. Così ho iniziato con le consulenze, e poi con i corsi. Anzi, prima con i corsi e poi con le consulenze. E andando avanti ho scoperto che pochi astrologi fanno l’Astrologia che risuona a me, che mi rispecchia così bene (e questo è giusto e normale, ognuno trova le modalità che lo rispecchiano meglio, e tutti siamo diversi), e non nego che nel tenere corsi la mia stella polare è formare l’Astrologa da cui IO vorrei andare: che sia preparata, etica, aperta, capace di lasciarsi guidare dall’intuizione ma senza perdere contatto con i simboli. Rassicurante, ma capace di dire le cose come stanno… Anche a chi in quel momento non è pronto a vederle.

Che poi è proprio l’Astrologa che cerco di essere io ogni giorno.

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Come ipnosi e astrologia ti portano oltre la Barriera del Terrore

Forse non lo sai, ma potresti essere bloccato dalla Barriera del Terrore.

Leggi fino in fondo se:

  • sei in un momento di vita in cui stai affrontando un cambiamento profondo;
  • ti trovi in una situazione che ti soffoca, personale o lavorativa, dalla quale non riesci ad uscire;
  • hai un obiettivo importante ma ti rendi conto che per raggiungerlo dovrai affrontare una grossa trasformazione.

Il tuo scopo di vita è fuori dalla tua zona di comfort

Astrologicamente, lo scopo di vita è rappresentato da diversi simboli: il Sole, la decima casa e, senza ombra di dubbio, il nodo nord.

Quest’ultimo, il punto che più di tutti rappresenta la nostra missione animica, ciò che dobbiamo imparare in questa vita, è completamente fuori dalla nostra zona di comfort. Rappresenta quel settore, quell’attività o quell’esperienza che tanto ci attrae quanto ci spaventa.

Ecco perché se hai un’idea che ti spaventa ed entusiasma nello stesso tempo, allora è probabilmente la strada giusta da seguire per raggiungere la vita che desideri.

Se ti trovi in questa fase, di spavento e di entusiasmo, sei nella fase del “conflitto”: si tratta di un conflitto interiore, una situazione nella quale anche se i risultati che ottieni sono ancora quelli che non vuoi, comunque ti senti a tuo agio perché sei nella tua zona di comfort. Nello stesso tempo aspiri a qualcosa di più e sogni come potrebbe essere la tua vita se riuscissi a prendere il coraggio a due mani e a procedere nella direzione che tanto ti attira.

La Barriera del Terrore

Ecco cosa accade se continui ad alimentare quella nuova idea: nel momento in cui essa si installa nel subconscio e si scontra con la tua precedente visione del mondo, il sistema interno va in tilt: dubbio, ansia e preoccupazione ti tormentano. Questo accade perché i due paradigmi sono contrari e incompatibili tra loro: dunque uno deve sparire.

O torni dov’eri, oppure vai avanti, ma così non puoi stare. L’idea nuova ti spinge avanti, l’idea vecchia ti riporta indietro. Sei spaventata dall’andare avanti, ma non vuoi tornare indietro e non puoi stare ferma. Questo punto di discomfort è esattamente quello della cosiddetta Barriera del Terrore (ne ho parlato in questo articolo, clicca qui).

La reazione del 97% delle persone

A questo punto la maggior parte delle persone si rifugia nella zona di comfort, accontentandosi della vita insoddisfacente che tanto detesta ma che teme di mettere a rischio: insoddisfacente ma certa. Questo meccanismo di resa è travestito e accompagnato da pensieri che lo giustificano, creati dalla vecchia te che non vuole lasciare il posto alla nuova, che ti convinceranno che sia meglio così, che alcune cose non vanno cambiate, che è troppo rischioso, ecc.

Il sollievo

Ed ecco che la prima reazione che hai di fronte a questa resa è di sollievo.

Quando rinunci ai tuoi sogni, paradossalmente ti senti più tranquilla.

Come si fa quindi per superare la Barriera del Terrore senza farsi bloccare?

  1. Riconosci che hai semplicemente introdotto una nuova idea, che non si mescola ancora con quella vecchia che hai di te stessa;
  2. Continua a nutrire quell’idea nuova con gratitudine e fede.
  3. Pensa e ragiona sui modi che potrebbero aiutarti a farla crescere, pensa ai benefici, continua a pensarci. La paura ti può portare a smettere di pensarci, a non pensarci più, ma più ci pensi più quella si imprime nel subconscio e prende forza.

Continua a spingere verso quel territorio sconosciuto di cui ti sei innamorata: nutri quell’idea. Se lo fai, stai già facendo passi in avanti verso l’abbattimento della Barriera del Terrore. E poi non farlo da sola: fatti aiutare.

Una lettura karmica e una sessione di ipnosi possono esserti di enorme aiuto a superare quel momento di blocco dandoti il coraggio che deriva dalla conferma di essere sulla strada giusta.

In ogni caso, se ti trovi sulla barriera del terrore hai solo due possibilità: o torni indietro oppure procedi verso la libertà.

Ipnosi regressiva per superare la Barriera del Terrore

L’ipnosi regressiva è uno strumento potentissimo per accrescere la consapevolezza del tuo percorso evolutivo, ma soprattutto per comprendere più a fondo quei nodi che porti con te sul piano karmico e che nonostante gli sforzi ancora non riesci a risolvere in modo soddisfacente.

Grazie ad un’esperienza di ipnosi regressiva puoi renderti conto di aver vissuto altre volte, chissà quante, le stesse dinamiche che ancora oggi ti bloccano. E’ un’esperienza potentissima, perché te ne rendi conto non in modo razionale, usando ricordi e ragionamenti, ma sul piano emotivo. Ti accorgi che non importano tanto le circostanze, in quanto sono le tue sensazioni, i tuoi sentimenti e il tuo dolore gli elementi a cui sei rimasta attaccata e che non riesci a lasciar andare, al punto da rivivere ancora e ancora esperienze che rievocano quel sentire.

Non è più una novità, ma ormai una realtà ben nota sul piano delle neuroscienze, che il dolore e in generale le emozioni negative creino una vera e propria dipendenza e che creino delle abitudini di pensiero negative e controproducenti, che tengono intrappolate tante persone in una vita di sofferenza ben al di sotto delle loro reali possibilità di sviluppo.

Tali abitudini si radicano fin da quando sei piccolo, derivano dall’ambiente che ti circonda, dalla famiglia di origine e anche da alcune esperienze traumatiche vissute in vite precedenti, talmente scioccanti e dolorose che ancora non sei riuscito a liberartene.

La bella notizia è che con l’ipnosi è possibile intervenire e modificare direttamente nel subconscio quelle abitudini di pensiero controproducenti e limitanti, sostituendole con nuove convinzioni e nuove abitudini più funzionali al benessere personale.

Astrologia Karmica per vincere la Barriera del Terrore

L’Astrologia Karmica, d’altra parte, ti permette di entrare in contatto con le “istruzioni per l’uso” della tua Anima, con quel linguaggio simbolico che, debitamente tradotto, riesce a dare forma e un significato più ampio a quanto emerge alla memoria durante una sessione di ipnosi.

Perché ho visto proprio quel momento? Perché ho rivissuto quel dolore? Cosa devo fare per passare oltre e adempiere alla mia missione di vita? Quali sono le nuove convinzioni, le nuove consapevolezze, anche le risorse che mi occorrono per raggiungere il mio scopo di vita e percorrere con successo la strada del mio percorso evolutivo?

Dunque l’abbinamento tra queste due discipline è incredibilmente potente e risolutivo: una mostra la strada, l’altra permette di percorrerla velocemente e con successo.

Chiara

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Ipnosi regressiva: le risposte alle principali obiezioni

Spesso scrivo di Astrologia karmica, più raramente di ipnosi regressiva.

Non c’è dolo in questo, solo che quello per le pratiche ipnotiche è un amore molto più recente di quello astrologico, ormai più che decennale. Però, oltre alla passione, inizio ad avere anche un po’ di esperienza, per cui vorrei condividere con te oggi le risposte alle principali obiezioni che mi vengono fatte in proposito.

1. Ogni giorno vai in stato ipnotico senza saperlo

Pensa che in realtà quotidianamente e più volte al giorno vai in stato ipnotico: ad esempio quando ti fissi a guardare qualcosa, o quando percorri sempre la stessa strada e lo fai “in automatico”, senza farci caso. Ecco, si tratta di situazioni in cui sei andata spontaneamente in stato ipnotico. Come vedi nulla di cui aver paura.

2. L’inconscio vigila sempre

Poi è importante capire cosa esattamente ti preoccupa: se pensi all’ipnosi esclusivamente come quella regressiva che può riportare alla luce traumi o antichi dolori, ok, la tua preoccupazione è sicuramente fondata, ma devi tenere presente una cosa importante, cioè che il tuo inconscio ha sempre una funzione di vigilanza e controllo rispetto a tutto quello che emerge durante una sessione. Ovvero, in altre parole, nulla mai emerge che tu non abbia bisogno di vedere in quel momento o non sia pronta ad affrontare.

3. Emerge solo ciò che ti serve e che puoi gestire

Vero è che possono emergere traumi o momenti dolorosi, di questa o altre vite, ma quando accade è sempre per portare alla luce della tua consapevolezza qualcosa che si muove in profondità e che inevitabilmente ti condiziona anche se non lo sai. O magari lo sai benissimo ed è proprio quello che ti spinge a fare questa esperienza: trovare una vita d’uscita.

Per fare una parentesi astrologica sull’argomento, i momenti più adatti per questo tipo di indagine sono quelli segnati da transiti importanti di Plutone sui pianeti personali: Plutone rappresenta infatti proprio quelle ferite che giacciono nel subconscio e che per essere sanate hanno bisogno di essere viste e integrate nella personalità.

4. Non perdi mai il controllo

Altra obiezione piuttosto frequente è “non voglio perdere il controllo”. Anche qui ti voglio rassicurare: in stato ipnotico non si perde mai il controllo, anzi, c’è sempre la coscienza che vigila e fa in modo che non accada nulla che sia contrario al tuo interesse e alla tua salute. Non solo: al termine dell’esperienza ipnotica ricorderai tutto, e potrai comunque interromperla in qualsiasi momento con un atto di volontà.

L’ipnosi però non è solo questo.

Cosa può fare l’ipnosi per te

E’ anche possibile utilizzare il processo ipnotico per modificare le tue credenze limitanti, le tue affermazioni negative e tutti i pensieri che nel tempo si sono automatizzati e le convinzioni che danneggiano la tua immagine personale e ostacolano il tuo benessere e il raggiungimento del successo.

Se già conosci il potere delle affermazioni positive (ne ho parlato qui) pensa a quanto più potenti possono essere se effettuate in stato ipnotico, e quindi fatte entrare direttamente nell’inconscio. Sicuramente possono penetrare più in profondità ed essere efficaci in modo molto più rapido.

Ad oggi ho sperimentato personalmente diverse pratiche ipnotiche, sia per il trattamento delle fobie, sia per lavorare sulle mie convinzioni limitanti, e naturalmente diverse regressioni a vite passate, e ho sempre potuto constatare un cambiamento nella mia prospettiva: una maggiore consapevolezza rispetto ad alcune circostanze che posso tranquillamente definire appartenenti al mio percorso karmico e anche la risoluzione di alcune problematiche importanti.

Allo stesso tempo sto riscontrando tantissime conferme da parte delle clienti che si rivolgono a me come astrologa karmica e poi decidono di sperimentare una ipnosi regressiva per aumentare la propria consapevolezza del percorso che stanno vivendo, o viceversa, decidono di partire dall’ipnosi regressiva e poi mi richiedono la lettura karmica del tema natale in modo da essere aiutate a comprendere con maggiore chiarezza qual è la strada da seguire.

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L’effetto Zeigarnik e il karma

Se hai mai avuto una canzone in loop in testa che non se ne va, hai sperimentato il cosiddetto Effetto Zeigarnik, dal nome della psicologa che per prima lo identificò circa un secolo fa. Lo stesso effetto Zeigarnik può tenerti bloccata in una relazione karmica: vediamo come è possibile liberarsene.

Secondo l’effetto Zeigarnik, il cervello si focalizza su ciò che è rimasto in sospeso

E’ un meccanismo che non riguarda però solo le canzoni: in generale il cervello si blocca su ciò che sente come irrisolto, mentre lascia andare ciò che ritiene concluso.

Per il caso della canzone, probabilmente ne avrai sentito uno spezzone in radio, o da qualche altra parte, e per il tuo cervello è come se fosse rimasta inconclusa.

Ecco la soluzione: ascoltare tutta la canzone te la toglierà dalla testa.

Questo accade non solo con le canzoni, ovviamente.

È lo stesso meccanismo che non ti permette di mollare quando sei a metà di un progetto o di una attività e ti fa tornare lì con il pensiero fino a quando non lo ritieni concluso.

L’Effetto Zeigarnik ti può tenere bloccata in una relazione karmica

Purtroppo, è anche lo stesso meccanismo che ti tiene appesa ad una relazione che si interrompe bruscamente, o che per qualsiasi ragione non è possibile vivere appieno.

Di fatto è lo stesso meccanismo che governa anche il Karma.

L’Anima torna a concludere ciò che è rimasto in sospeso in vite passate: traumi non elaborati, relazioni non vissute, obiettivi non raggiunti. Ed è davvero così: quell’energia è così forte che di vita in vita è in grado di riportare la nostra Anima a rivivere situazioni simili finché non impariamo la lezione.

Il punto è che a volte non è così semplice come ascoltare una canzone fino alla fine, perché le circostanze si complicano, alle difficoltà esterne si sommano le nostre ferite più profonde e poi ci accorgiamo che in realtà la lotta più dura avviene all’interno di noi stessi e non con il resto del mondo, come forse sembrava in un primo momento.

Nel vivere le nostre vite in questa dimensione abbiamo tutti, chi più chi meno, accumulato nel tempo esperienze, traumi e dolori assortiti che ci accompagnano sotto forma di paure, rabbia, malinconie, forme depressive, ecc. Ed ecco che decidiamo ogni volta di tornare, di ciclo in ciclo, per risolvere tutto questo.

Come si risolve?

A volte può essere risolutivo riuscire davvero a raggiungere quell’obiettivo mancato, a volte si tratta di guarire una ferita, ma sempre, se vogliamo uscire dalla ruota del karma, dobbiamo imparare a lasciare andare.

Una delle cose più difficili che mi sia mai capitato di dover imparare è proprio questa: lasciare andare tutto ciò che nella mia vita non ha funzionato. Chiudere i sospesi. Non rimuginare più sul non detto o sul non fatto.

Secondo il buddismo tibetano, tutto ciò che al momento della morte rimane in sospeso a livello energetico porta l’Anima e il Karma a progettare il ritorno in un’altra vita. Perciò, non sapendo quando sarà il nostro momento, dovremmo ogni giorno vivere lasciando andare: non restare mai attaccati a dolori, relazioni, traumi, progetti, gioie o sofferenze.

Questo è forse il significato più vero e profondo di un termine che ultimamente è fin troppo abusato: “fluire”. Non so a voi, a me vengono in mente giovani donne che danzano agitando nell’aria veli colorati e leggerissimi. Mah.

Comunque, dovremmo scorrere attraverso le giornate, e quindi attraverso la nostra vita, come un ruscello: essere freschi e sempre nuovi, e non restare attaccati a nulla di ciò che vediamo passare intorno a noi.

Bisogna quindi chiudere il più possibile i cicli, evitando i sospesi, portando a termine i compiti e concludendo i rapporti e le attività con chiarezza, ma purtroppo questo non è sempre possibile.

Una soluzione può essere l’ipnosi

Il processo ipnotico può essere di aiuto, dal momento che attraverso di esso è possibile riprogrammare l’inconscio e creare nuovi percorsi mentali, aiutando ad abbandonare quelli vecchi e ormai disfunzionali.

È facile? È difficile? Beh, non è questo il punto. Il punto è che se sei qui la tua Anima ha deciso di tornare, dunque hai qualcosa da lasciare andare. Ci riuscirai? Diciamo che sei tornata apposta almeno per andare in quella direzione, e provare e riprovare finché non troverai il modo.

Se ti senti bloccata ricordati di chiedere aiuto.

Chiara

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