Fin da quando ero piccola le festività natalizie sono sempre state le mie preferite. Vero che non amo il freddo, tuttavia quell’atmosfera festosa, quell’attesa durante l’avvento, i momenti con la famiglia, cucinare insieme… Sono momenti che porto nel cuore.
Storicamente, i romani in questo periodo festeggiavano il Sol Invictus, in onore del dio Mitra, ma anche questo festeggiamento trae origine dall’osservazione degli astri: il solstizio d’inverno, la giornata più buia e corta dell’anno, quella in cui il Sole sembra essere sconfitto dalle tenebre, è anche il momento in cui le giornate ricominciano ad allungarsi.
Il momento della ripresa che segue quello di più buia disperazione.
Sarà capitato anche a te in qualche momento della vita: il momento più doloroso, nel quale non vedi alcuna speranza, e poi il lieve, ma costante, recupero. Questo celebrano queste feste, e per questo le amo così tanto. Si festeggiano la Speranza e la Rinascita.
Tutto ciò accade sotto il patrocinio del Capricorno, e quindi di Saturno.
Interessante, vero? Perché Saturno è il pianeta i cui transiti sono forse i più famosi e temuti… Ed è vero, possono essere tremendi, ma contengono in sé il seme della rinascita.
Sono trasformativi, permettono di accedere, a chi non si lascia spezzare, ad un nuovo sé, più adulto, forte e potente.
Spesso i transiti di Saturno hanno anche a che fare col karma personale: il Signore del Karma con i suoi transiti è come un anziano maestro che impone ai suoi allievi una verifica, e chi la supera progredisce. Chi non la supera deve invece ripetere l’esperienza. Senza possibilità di copiare!
Lo sapete, non faccio previsioni per segno solare… Ma se stai affrontando un transito di Saturno lo sai, lo senti. Ricordati sempre questo, e affrontalo a testa alta e con il sorriso.
Spesso mi capita di dire che i transiti, soprattutto quelli difficili, vanno assecondati… perché provocano tanto più dolore quanto più è forte la nostra resistenza al cambiamento che ci impongono. Ovvio, non è sempre facile e ci sono dei cambiamenti che proprio non vogliamo affrontare, ma bisogna lasciare andare, perdonarsi per i propri errori e continuare a camminare, un piede davanti all’altro, senza indulgere in rimorsi e rimpianti ma fare tesoro di quanto si è imparato per non cadere nuovamente negli stessi schemi.
Non è facile, lo so, ma è il mio augurio per voi per il 2023: imparare a lasciare andare il passato, perdonarsi e guardare avanti con fiducia.