L’Acqua è il quarto elemento, quello di Cancro, Scorpione e Pesci.
Ciò che ti permette di sentire, di provare emozioni. Associate all’acqua ci sono anche le Case quarta, ottava e dodicesima e i pianeti che governano questi segni: rispettivamente Luna, Marte e Plutone, e Giove e Nettuno.
Senza l’Acqua non saremmo umani: essa è l’elemento dell’Anima, dei sentimenti, di ogni stato emozionale, della compassione. Ma se questo fosse tutto, se si trattasse semplicemente di idealizzare i nostri stati d’animo, le persone caratterizzate da questo elemento non si alzerebbero neppure dal letto la mattina, invischiate nei propri stati emotivi.
No, c’è molto di più nell’elemento Acqua: parliamo qui di resilienza spirituale.
L’Acqua nutre la vita: tre giorni senza una goccia d’acqua e sei morto. Questa affermazione è tanto letterale quanto simbolica: c’è un’acqua che nasce dalle sorgenti montane e che nutre il corpo, e poi c’è un’altra acqua, quella che nutre l’Anima.
Magari hai divorziato, o sei passata attraverso una brutta rottura. Forse il tuo amato è morto improvvisamente. Sei triste e provi un immenso dolore: questo processo passivo è necessario e merita rispetto e comprensione. Ma cinque anni dopo, stai bene. Puoi amare ancora, puoi avere fiducia nella vita.
Cos’è che permette questo miracolo?
Quando hai il cuore infranto non vedi speranze, magari pensi che non amerai più. Ma poi accade, come un miracolo. Come accade? Come sei guarita? Quale meccanismo ti ha rigenerata? Questi sono gli aspetti attivi dell’elemento Acqua.
Spesso non li comprendiamo, non ne siamo consapevoli perché si muovono profondamente dentro di noi, collegando la nostra consapevolezza alla nostra anima, agli istinti e all’immenso mondo del subconscio.
Possiamo tuttavia cooperare con quelle forze di guarigione, stringere un’alleanza con esse.
L’acqua scivola sempre al livello più basso, è una legge fisica, e in un certo senso è ciò che anche i tre segni di acqua fanno: ci guidano nei territori interiori della psiche, conducendoci attraverso labirinti di difese e cicatrici emotive, sempre più in profondità dove ancora vivono le ferite aperte e attive.
Una volta laggiù, essi attuano un processo di guarigione attiva: ciò che può renderti nuovamente integra e sana.
Per guarire devi guardare in faccia quelle ferite profonde, percepirle, permetterti di essere vulnerabile. L’Acqua è ciò che ti invita a restare a cuore aperto davanti alle situazioni più brutali: ecco quanto può essere feroce.
E per quanto sia l’elemento della sensibilità e delle emozioni, non c’è nulla di debole nell’Acqua.
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